Mostra collettiva “Sintesi”

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Mostra collettiva “Sintesi” - Concept Art #DCP - Damiano Conti Borbone

Dettaglio Evento

SINTESI

Ad inaugurare – giorno 27 aprile – la galleria sarà l’esposizione collettiva Sintesi, visitabile fino a giorno 10 maggio.

Sintesi: dal lat. tardo synthĕsis, gr. σύνϑεσις «composizione», der. di συντίϑημι «mettere insieme», significa per definizione “composizione”, “combinazione di elementi che ha come risultato il formare un tutto.

Il progetto di curatela proposto dalla Galleria Tilde, si propone di mettere in luce da un lato una sintesi, per l’appunto, dell’esperienze maturate durante gli anni di carriera della fondatrice della galleria, e dall’altro una sintesi delle filosofie e delle ricerche condotte dagli artisti esposti. Allo stesso modo, vuole offrire un percorso esperienziale visivo per tutti i visitatori, che potranno prendersi del tempo per riflettere sull’essenzialità del necessario, su come il fondamento del nostro vivere non è altro che una minima parte di tutta una vita intera.

«La vera cultura, quella utile, è sempre una sintesi fra il sapere accumulato e l’osservazione instancabile della vita vivente.» (Francesco Alberoni, L’ottimismo, 1994)

In mostra sei artisti accomunati dal medesimo fil rouge: l’arte astratta tradotta attraverso molteplici linguaggi.

Giulia Osella, le cui opere d’arte astratta geometrica indagano, attraverso linee labirintiche e architetture tripartite, il conflitto tra desiderio di perfezione e quella imperfezione perenne che ci accomuna. Una ricerca audace che sta avendo grande risonanza nel mercato d’arte emergente, una filosofia e uno stile in costante evoluzione che nel tempo si è costruito con metodicità e determinazione. Damiano Conti Borbone, artista poliedrico che si muove tra arte astratta, pop e concettuale. Claudia Sabatini, che dell’arte astratta ne ha fatto un medium spirituale, nel quale è possibile ritrovare echi di pace. Rita Lazzaro, residente in Germania, che attraverso l’impiego di colori ad olio realizza nubi dai toni pastello in cui si rintraccia il desiderio di indagare tutto ciò che di astratto ci circonda: il tempo, i sogni, l’anima e i legami tra uomini e con la natura. Vladana Vujosevic, che invece si impegna fortemente in un’arte votata alla raccolta nelle spiagge di rifiuti, successivamente rivestiti di una luce nuova e trasformati in pezzi unici, ed infine Giada Rotundo, il cui universo sognante si innalza verso i cieli indagandone la sua forma in tutte le sue sfumature. dai colori più chiari a quelli più tenebrosi della notte.