Beatrice è Storico dell’arte e curatore indipendente e fonder di Studioarte22 , collaboriamo da qualche mese e spesso ci confrontiamo su cosa accade nel mondo dell’arte di oggi. Ultimamente ci eravamo soffermati a parlare di una delle opere che ho preparato per la “Brand-Art Series: Artmazon. Le opere riguardanti Artmazon sono diverse, ed a febbraio ho comunque deciso, anche confrontandomi con Beatrice, di ampliare la gamma creando un’installazione ad hoc partendo dal singolo “Artmazon Pack” che avevo fatto. Qui vi metto alcune foto delle opere ed ovviamente il testo critico che Beatrice ha preparato

“Artmazon si inserisce a metà strada tra arte povera e arte concettuale: da un lato nell’intenzione di ricorrere a materiali di poco valore e rifiutando l’arte tradizionale; dall’altro lato nell’intenzione di mettere in risalto il messaggio dell’opera rispetto alla sua estetica.

Artmazon è pensata come un’opera dalle mille sfaccettature, proprio come una scatola che contiene al suo interno un’infinità di oggetti diversi.

La cultura del prodotto, il consumismo, il graduale sgretolamento dell’arte, il dispendio economico e l’impulsività dell’acquisto che – da un paio di anni a questa parte – si verifica in particolar modo in relazione ad Amazon.

Sono scatole vuote, quelle di Artmazon, vuote come il senso di insoddisfazione che provoca l’acquisto impulsivo una volta ottenuto il prodotto desiderato. Ognuna di esse è contraddistinta da un’etichetta, quella che di norma riporta i dati di spedizione, ma che questa volta indice alcune informazioni relative alla vita dell’artista: la data o il peso di nascita. D’altronde, il fenomeno del consumismo sembra aver reso gli uomini stessi un prodotto da ottenere e restituire a piacimento. È una perdita di valori graduale che impatta in ogni ambito, anche e soprattutto in quello artistico, nel momento in cui ciò che viene maggiormente ricercato non è più il valore intrinseco dall’opera, quanto la sua alta probabilità di vendita.

Artmazon, allora, è un’aspra riflessione sull’attualità, che tuttavia viene espressa in un’estetica contemporanea e spiritosa e a noi estremamente vicina.”

Dott.ssa Beatrice Cordaro.